Intramontabile Pied de Poule

ImmagineIl Pied de Poule ovvero “piede di gallina” (…in italiano non avrebbe mai avuto successo!)  è una trama evergreen: sia che venga utilizzato nelle collezioni attuali o meno, i capi realizzati con questo motivo sono sempre eleganti e trendy. Il nome deriva dalla modalità di lavorazione dei fili di tessuto: fili chiari e fili scuri vengono intrecciati a 2 a 2 e l’alternanza dei colori genera una fantasia che ricorda una scacchiera.

Dal piu famoso accostamento biano/nero, a varianti colorate e anche un po’ psichedeliche Immagine, il Pied de Poule è la fantasia ideale per un cappotto lungo o corto, una gonna dritta, un trench….tutti indumenti dal taglio lineare che permette di non rompere la geometria del tessuto.

Nonostante l’origine del Pied de Poule risalga ai pastori scozzesi dei primi ‘800, la trama a piede di gallina venne portata al successo da Christian Dior nel 1947 quando lo stilista francese ha utilizzato il Pied de Poule per decorare non solo la confezione del profumo Miss  Dior …ma addirittura la boccetta! Se osservate il fondo dell’ampolla, potrete constatare che la lavorazione del vetro ricorda il motivo del Pied de Poule. Dior e’ rimasto affezionato alla trama, che ripropone ciclicamente nelle sue creazioni e, sebbene la sua collezione per questa primavera non Untitledpreveda capi interamente in Pied de Poule, il motivo e’ stato applicato come decorazione su alcune giacche a tinta unita per dare movimento al capo.

Una prova che il Pied de Poule e’ sempre di moda? La trama e’ stata utilizzata dalla stilista Minju Kim per confezionare abiti grazie ai quali e’ rientrata tra i finalisti dell’LVMH Youg Fashion Designer Prize 2014. Quindi se avete soprabiti o vestiti in Pied de Poule…non buttateli mai via! Non passeranno mai di moda 🙂

Print-a’-Porter

ImmagineAccessori, abiti ed oggetti di design hanno un’origine comune: prima di essere realizzati sono stati idee, bozze, schizzi su un foglio di carta…fino al giorno in cui quell’idea, quel progetto ha preso vita.

E se oggi fosse la carta stessa a prendere vita? Abiti, accessori ed oggetti di design realizzati Immagineinteramente con la carta: questo e’ il progetto sviluppato dall’azienda giapponese Brother, produttrice tra gli altri di stampanti multifunzione, in partnership con POLIdesign, il Consorzio del Politecnico di Milano dedicato a formare a lanciare nel mondo del lavoro i designers di domani.

Il progetto “Print-a’-Porter” unisce il concetto di stampa e di fashion design, motivo per cui viene proposto nel corso della Design Week Milanese 2014. Brother ha allestito un’area all’interno del Temporary Museum for New Design proprio all’ingresso dello spazio espositivo SuperstudioPiu’, dedicato alla Immaginerealizzazione in diretta di accessori e abiti interamente di carta. Qui potrete vedere alcuni studenti del POLIdesign lavorare per dare vita a quelli che da semplici fogli di carta, diventeranno veri oggetti di design e di moda.

Vi assicuro che il risultato e’ sorprendente…altro che Fata Madrina! Ci sono vestiti e corpetti per tutti i gusti…e l’incantesimo non svanira’ a mezzanotte 🙂

 

 

 

Stella Jean Home Collection

ImmagineQuando la citta’ della Moda incontra il Salone del Mobile, gli angoli delle strade diventano spazi espositivi, le vetrine delle boutiques accolgono arredi di design…e gli stilisti promuovono le loro linee di creazioni per la casa. Oggi la stilista haitiana Stella Jean ha debutatto nel mondo dell’Home Collection scegliendo come scenografia il negozio Sephora all’interno del nuovo Brian & Barry Building a Milano. All’interno dello store sono state esposti 3 salottini con poltrone che riprendono un design anni ’50, e piccoli suppellettili vintage per ricreare un ambiente familiare.
I tessuti che rivestono le poltrone riflettono la “Wax and Stripes Philosophy” cui si ispirano le collezioni della Jean: fantasie nate dall’incontro della cultura caraibica della madre della stilista, e di quella occidentale del padre italiano, colori e trame tipiche di Haiti che, unite alle righe delle camicie da uomo, hanno dato vita ad uno stile unico e inconfondibile che ha portato al successo la Jean nel settore della moda prima femminile e successivamente maschile.
Queste premesse fanno ben sperare che la collezione Home by Stella, la cui produzione e’ prevista per il 2015, replichi i buoni risultati raccolti finora dalla stilista e sopratutto…porti un tocco di colore nelle nostre case ☺

Rossa, sportiva, con interni…ovviamente Alcantara!

ImmagineDa domani e sino al 13 Aprile verra’ esposto all’interno dello spazio Superstudiopiu’ a Milano, in occasione del Fuorisalone 2014, un gioiellino della manifattura italiana, frutto della collaborazione tra 2 grandi nomi dell’industria tricolore: Ermini Automobili ed Alcantara. La nuova Seiottosei,Immagine prodotta dalla casa automobilistica fiorentina in pochi esemplari, e’ una vettura sportiva da strada dal cuore elegante: gli interni sono interamente rivestiti del prezioso materiale che ha reso l’azienda Alcantara ambasciatrice nel mondo del Made in Italy.

L’estrema versatilita’ del materiale permette il suo impiego in molteplici campi: accanto agli interni delle automobili, Alcantara riveste mobili come sedute e divani ma, cosa che a noi donne puo’ interessare particolarmente, ha collaborato con diversi stilisti per la produzione di borse, borsoni e zaini.

La forza dell’azienda, come ha sottolineato oggi in un intervista l’A.D. di Alcantara Andrea Boragno, non consiste nel fornire Immaginesemplicemente a desiners, stilisti o altri ideatori/produttori di accessori l’Alcantara come materiale per la produzione, ma consiste nell’instaurare una collaborazione con loro al fine di creare insieme un oggetto che sia bello, funzionale e soprattutto adatto all’uso per cui e’ stato concepito e grazie a tali collaborazioni il catalogo Alcantara si e’ arricchito di prodotti come Headset, porta tablet/pc e cover per smartphone.

Inutile dirvi che, non potendo acquistare – per ora!- una Seiottosei, la cover rosa per l’iphone nella foto a destra…e’ diventato l’oggetto del mio desiderio 🙂

 

 

Arisa per l’Earth Day Italia 2014

ImmagineIl 22 Aprile di ogni anno, un mese e 2 giorni dopo l’equinozio di primavera, 190 paesi celebrano l’Earth Day, una giornata dedicata a promuovere iniziative per la tutela dell’ambiente. Quest’anno il tema centrale delle manifestazioni saranno le Green Cities – Citta’ Ecologiche: energia pulita e mezzi di trasporto pubblico efficienti sono solo alcuni degli spunti attorno ai quali saranno organizzati gli eventi per questa giornata.

L’Italia veicolera’ il suo messaggio di sostenibilita’ attraverso la musica: Arisa si esibira’ in un concerto il prossimo 16 Aprile a Milano al Teatro degli Arcimboldi offrendo per l’occasione un’anteprima del suo “SE VEDO TE TOUR”.

“Cambiamo il Clima!” sara’ l’appello che la neo vincitrice di Sanremo lancera’ al suo pubblico, per diffondere le molteplici iniziative che l’associazione Earth Day Italia, con la Banca Mondiale ed il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, sta promuovendo per tutto il paese.Immagine

Per chi volesse unire la propria voce al coro dell’Earth Day Italia, infatti, oltre al concerto milanese di Arisa, l’Associazione ha organizzato diverse manifestazioni su tutta la Penisola con date diverse a seconda della location; è importante partecipare ma è ancora più importante non dimenticarsi della Terra nella quotidianità, quando possiamo chiudere il rubinetto evitando che l’acqua scorra senza motivo, quando possiamo raccogliere una carta da terra.

Ricordate il film “Un sogno per domani” (Mimi Leder – 2000)? Il giovane protagonista capisce che per cambiare il mondo ognuno di noi deve offrire delle buone azioni al prossimo e, se chi le riceve “passerà il favore” a qualcun altro, le buone azioni quotidiane si moltiplicheranno. Con la Terra dovremmo comportarci proprio così! Se ognuno di noi facesse una buona azione nei confronti della Terra, altre persone seguirebbero il nostro esempio…ed il nostro pianeta saprebbe restituirci molto più di quanto gli diamo: aria pulita, alberi verdi, acqua non inquinata…un vero Mondo Green. Allora iniziamo subito! Come potremmo indossare i colori della primavera…se la primavera non ci fosse più ?

Per info e contatti: http://www.earthdayitalia.org

 

 

 

Matchy Matchy

Sportivo, casual o elegante: qualunque sia il nostro dress code e’ importante coordinare gli accessori per non apparire disordinate e disarmoniche. Negli ultimi anni l’abbinamento scarpe-borsa-cinta-cappello-guanti non e’ piu’ un must, soprattutto quando questi accessori sono realizzati in colori primari o sfumature poco colorate: borse nere o bianche vengono portate indistintamente con diversi colori di scarpa, e soprattutto in inverno una borsa in colori neutri – come l’intramontabile Monogram di Louis Vuitton – si presta ad essere utilizzata in ogni occasione.

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Borsa “Alma” – Louis Vuitton; Sandali – Christian Dior;
Occhiali – Louis Vuitton; Cinta – Patrizia Pepe

Tuttavia nella bella stagione e’ bello riscoprire colori vivi, dare vita al nostro look con tinte accese e cangianti, ed in questo caso e’ necessario che gli accessori siano abbinati tra loro. Provate ad immaginare una borsa fucsia: abbinando una scarpa della stessa tonalita’ e possibilmente dello stesso materiale, potremo indossarla sempre, sia con un abito a fantasia con punte di fucsia, sia con un capo a tinta unita nera, blu, o arancio. Il coordinato scarpe-borsa e, se possibile, cinta-cappello rendera’ il nostro look colorato ma armonico e sempre, sottolineo sempre, chic!

Essere Matchy Matchy non e’ facile!!! La ricerca di accessori coordinati tra loro e’ impegnativa soprattutto quando dobbiamo abbinare brand diversi tra loro, ma se avrete un po’ di pazienza – ed un po’ di fortuna – il risultato sara’ eccellente! Potrestre scoprire che una borsa di Louis Vuitton in vernice fucsia si abbina benissimo con dei sandali Christian Dior ed una cinta di Patrizia Pepe!

Da evitare l’effetto “barocco”: troppi accessori in tinta (inclusi bracciali, collane, sciarpe…) possono rendere eccessivamente carico il nostro aspetto, basteranno 4 o 5 abbinamenti per essere si’ Matchy Matchy…ma di classe !  

 

E’ tempo di… Arena!

Con l’arrivo dell’estare si rinnovano gli appuntamenti per gli appassionati di opera e non solo, all’arena di Verona con un programma per la stagione 2014 (20 giugno-7 settembre) che include, tra gli altri, la Carmen di Bizet, la Turandot di Puccini e l’immancabile Aida di Verdi.

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Aida – Arena di Verona

Di quest’ultima vengono rappresentate due versioni diverse: dal 28 giugno al 3 agosto la regia dello spettacolo e’ affidata a La Fura dels Baus, una compagnia catalana che offre una rivisitazione in chiave futurista dell’opera e che ha raccolto critiche contrastanti nel 2013, anno del debutto sul palcoscenico Veronese.

Dal 10 agosto, invece, andrà in scena la versione originale dell’Aida verdiana, con la regia curata da Gianfranco De Bosio. Lo scorso anno vi ho assistito proprio nel giorno del centenario dalla prima rappresentazione (10 agosto 1913) nell’Arena di Verona e vi posso assicurare che l’emozione trasmessa da quest’opera nell’unicità della location, resterà per sempre nel vostro cuore!

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Locanda Ippopotamo – Verona

Qualora decidiate di partecipare alla manifestazione, vi suggerisco un posto molto carino dove alloggiare scoperto per caso attraverso un sito internet: la Locanda Ippopotamo. Una struttura che rimanda alla vera origine della locanda in quanto le 4 camere sono situate ai piani superiori di un bar/ristorante dall’aspetto abbastanza “turistico”….ma il loro interno vi stupirà. La grandezza di una suite, arredata in stile, bagno spazioso con vasca idromassaggio e vista sulla splendida Piazza Bra’ a pochi passi a piedi dall’Arena, con tutti i comfort…Nespresso incluso!

Sara’ una bellissima sensazione svegliarsi con la timida luce del mattino che filtra tra le stelline che decorano le finestre 🙂

 

 

Anche il cioccolato e’ fashion

Dopo aver assaggiato il tiramisu’ di Armani, servito negli omonimi hotel e ristoranti, e dopo aver assaporato i marron glace’ di Cova, nota pasticceria Milanese acquisita lo scorso anno da LVMH…ecco comparire sugli scaffali il cioccolato firmato Roberto Cavalli.

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Scatola di praline – Roberto Cavalli

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Tiramisu’ firmato Armani

Il mondo della moda, dopo aver aggredito il mercato dei profumi e del make up, sta gradualmente acquistando quote del mercato alimentare di nicchia, e le confezioni di cioccolata Roberto Cavalli sono prodotte in una storica pasticceria fiorentina rilevata dallo stilista toscano: il Caffe’ Giacosa dove, agli inizi del ‘900, e’ stato inventato il cocktail Negroni.

Le scatole delle praline di cioccolata Roberto Cavalli sono, ovviamente, zebrate o maculate ed il costo varia dagli 8 agli 80 euro a seconda del numero di cioccolatini che si vogliono acquistare. La Mattonella di cioccolata invece, il cui costo e’ di circa 24 euro, può essere un’idea regalo molto originale per sostituire la solita bottiglia di vino o il solito dolce da portare quando qualcuno ci invita per cena.

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Mattonella – Roberto Cavalli

Lo stilista fiorentino affianca, alla vendita della cioccolata, quella di vodka e di vini toscani…da gustare magari comodamente seduti su una poltrona Wings, ultima creazione della linea Cavalli Home che verra’ presentata durante l’imminente Salone del Mobile 2014 (Milano, 8-13 Aprile 2014).

E se dopo la cioccolata, il vino e la vodka i vestiti dovessero diventare stretti….dovremo andare in uno store Cavalli a fare shopping 🙂

 

Grilli, ops…Cappelli per la testa!

Sono cresciuta guardando i film in cui le donne indossavano enormi cappelli o avvolgevano i loro capelli in eleganti foulard di seta per evitare che il vento le scomponesse ed il giorno dopo il Royal Ascot corro a comprare riviste per ammirare le creazioni che le fortunate spettatrici hanno sfoggiato sulla loro testa per l’occasione, insomma….una vera appassionata di cappelli!

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Borsalino – Cloche in feltro

Per proteggerci dal freddo, dal sole o per pura vanità femminile, il cappello e’ uno di quegli accessori che arricchisce il nostro look e che può rendere lo stesso abito sbarazzino o sofisticato. Pensiamo ad un tubino in seta indossato senza accessori, e pensiamo allo stesso vestito arricchito da una cinta gioiello e da un cappello: se fate la prova vi assicuro che il risultato sara’ sorprendente! Il cappello vi rendera’ glamour e un po’ intriganti ma soprattutto femmilili.

Adatto ad ogni stagione, in inverno possiamo sceglierlo in lana morbida con degli strass oppure a cloche, come le dive anni ‘20 mentre in primavera/estate possiamo liberare la nostra fantasia e indossare grandi cappelli colorati, al mare preferibilmente di paglia.

Sebbene gli uomini che indossano il cappello siano tenuti a rispettare molte regole di bon ton che li esortano, tra gli altri, ad alzare il cappello ogni volta che incontrano una donna o a toglierlo quando entrano in un luogo chiuso, il galateo con noi femminucce e’ stato piu’ flessibile: possiamo tenere il cappello nei luoghi chiusi ad eccezione di cinema e teatri, dove distrurberemmo evidentementa la visione degli altri spettatori, mentre durante le cerimonie il cappello può essere tenuto, anche in chiesa, ad eccezione degli eventi che si svolgono nel tardo pomeriggio. Dobbiamo invece riporlo a tavola a meno che non sia piccolo e parte integrante dell’acconciatura.

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Luisa Spagnoli – Cappello in lana

Ricordiamo sempre che, partecipando ad un matrimonio, possiamo indossare il cappello solamente se la madre della sposa ne indossa uno.

In tutte le altre occasioni…libere di scegliere il modello che più ci piace, e per chi di voi ancora non fosse convinta, sappiate che ci sara’ un motivo …se Chanel ha iniziato proprio disegnando cappellini 🙂

Non chiamatelo solo te’ – ovvero – l’ Arte del Ricevere

ImmagineAl quinto piano del Brian & Barry Building a Milano, accanto all’abbigliamento femminile, l’Arte del Ricevere (http://www.artedelricevere.com ) ha aperto un piccolo store, anzi una vera oasi per gli appasionati del te’, offrendo un’ampia scelta di infusi tutti rigorosamente provenienti dai migliori produttori del mondo.

Che sia drenante (per noi donnine!) o dalle proprieta’ riequilibranti, il te’ in foglie da infusione e’ sicuramente piu’ profumato e gustoso di quello in bustine, sebbene la sua preparazione richieda l’utilizzo di strumenti adatti; per questo nella boutique dell’Arte del Ricevere si possono acquistare tutti gli accessori che rendono il momento del te’ un vero e proprio rito: servizi da te’ marocchini oppure orientali, dalla teiera Kyusu, in porcellana ottima per gli infusi di te’ verde, alla più’ nota teiera in ghisa o tazze in porcellana dipinte a mano.

Ma il vero protagonista resta lui: il te’. Alcune tipologie sono in vendita a peso, in foglie sfuse mentre il Pu’er, il pregiato te’ che prende il nome dalla contea nella regione dello Yunnan, in Cina, dove viene prodotto, viene pressato a forma di disco e venduto in eleganti scatole colorate. ImmagineIl costo del Pu’er varia a seconda dell’annata, proprio come accade per i vini: più’ il te’ invecchia e più’ diventa pregiato e quindi costoso. Una confezione da 200gr di Pu’er del 2010 costa 100 euro, ma bisogna tenere presente che una infusione per 2/3 tazze di te’ ne richiede solamente 2 o 3 grammi, ed il prodotto può’ essere riutilizzato per 2 o più’ infusioni.

Sapete la vera curiosità’ di questo posto? E’ stato aperto all’interno di un’area dedicata all’abbigliamento femminile come rifugio per gli eventuali accompagnatori uomini che, negli ultimi anni, si stanno dimostrando validi acquirenti di te’ almeno quanto le signore. Anzi, i te’ di più alto livello vengono acquistati prevalentemente dal popolo maschile …e poi dicono che siamo noi a spendere sempre troppo !

 

 

 

 

Cooking Show a Milano e Roma

ImmagineQuante volte passando davanti ad un fornaio siamo stati catturati dal profumo del pane appena sfornato? Caldo, croccante…a volte con un po’ di farina ancora intorno, il pane nella sua semplicita’ riempie le nostre tavole soprattutto da quando in commercio ne esistono di diverse tipologie, atte a soddisfare tutti i palati.

E se invece di acquistarlo lo facessimo noi? In casa, proprio come facevano le nostre mamme o le nostre nonne?

Se non sappiamo da dove iniziare, niente paura! Ci pensa Kasanova che dal 4 al 13Immagine aprile organizza nei 2 punti vendita di Roma Fiumicino  e Milano Leopardi delle sessioni gratuite di Cooking Show per imparare a fare il pane in casa. Nel corso dell’evento verranno svelati i segreti del mestiere per ottenere un pane buono, gustoso ma che sia anche un prodotto sano, fatto con ingredienti semplici e naturali.

Nell’epoca dei take away e dei cibi istantanei, Kasanova propone una riscoperta dei gesti e dei cibi genuini della nostra tradizione. Sperimenterò in prima persona questa esperienza, e se anche voi siete interessate/i non dovete far altro che contattare uno dei due negozi aderenti all’iniziativa e prenotare!

Sara’ sicuramente emozionante riscoprire i sapodi una volta…soprattutto se, rispetto alle nostre nonne, noi oggi possiamo far affidamento su validi robot da cucina che impastano a perfezione 🙂

 

Per info e prenotazioni:

Kasanova Via Leopardi 7 Milano, Tel 02 43998224 – Orari Orari: dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19,30 Sabato dalle 10 alle 19. Aperto anche alla Domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19 

Kasanova  Fiumcino – Market Central Da Vinci Orari 10:00/21:00 7 gg su 7 Tel: 0665002278

 

 

 

 

Dior Addict Fluid Stick – Thisisnotalipstick !

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Presentato oggi a Milano il nuovo…”non-rossetto” della linea Dior Addict, un ibrido tra un rossetto ed un lucidalabbra : il Fluid Stick si caratterizza per avere la tenuta di una lacca con il pigmento di un rossetto e la luminosità di un gloss.

La senzazione  sulle labbra e’ fresca, non è appiccicoso come un lucido e non è secco come un rossetto a lunga tenuta sebbene la durata sia uno dei un punti forza del prodotto, e per stenderlo sulle labbra…via il tradizionale pennellino! Il Fluid Stick si applica con una spugnetta simile a quella che si usa per gli ombretti, la cui forma sagomata permette una stesura precisa ed omogenea di quella che sembrera’ una vera vernice sulle nostre labbra.

Da mettere con o senza matita, il nuovo Dior Addict Fluid Stick offre ampia scelta di colori con diversi gradi di brillantezza, ed è destinato a diventare un must da portare sempre con noi, ma ricordate: This-is-not-a-lipstick-!

 

Un tocco di femmilita’

Rese celebri da Chanel e da Audrey Hepburn, le perle sono un gioiello senza tempo. Convinta fosse un accessorio da “signora” ho lasciato il filo regalatomi dai miei genitori per i 18 anni, per molto tempo in un cassetto, prima di riscoprire la bellezza delle perle vere, capaci di donare luce e femminilita’ a chi le indossa.

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Filo di perle indossato assieme ad un girocollo in oro rosa e ciondolo di diamanti (Tiffany & Co.)

Sorprendentemente versatile, la collana di perle e’ perfetta per ogni occasione e con ogni look: si puo’ indossare con una camicia sportiva e un paio di jeans cosi come con un abito elegante di sera, meglio se abbinata con orecchini o bracciali di perle possibilmente della stessa tonalita’ di colore e grandezza. Se il filo di perle e’ singolo, possiamo indossarlo assieme ad altre collane d’oro purché’ non ci siano pietre troppo vistose, mentre se avete un torchon di perle…beh.. nulla da aggiungere!

 

Quando una donna taglia i capelli…

ImmagineDiverse persone credono che quando una donna decide di cambiare taglio di capelli, stia in realtà iniziando un processo di cambiamento nella propria vita.  Esagerati! Probabilmente una fetta della popolazione femminile si riflette in questa affermazione, ma molte di noi considerano i capelli come un accessorio, da  rinnovare periodicamente come si rinnovano le scarpe, la borsa o il cappotto seguendo anche i colori che in quel determinato momento ci Immaginerappresentano di più. E cosi’ possiamo passare dal biondo al mogano, con mèches  o colpi di luce per sentirci nuove ogni giorno e per abbinare la nostra testa al look ed ai colori della stagione.
Non bisogna vivere questi cambiamenti con paura, se il nuovo risultato non ci dovesse piacere ricordiamo sempre che i capelli ricrescono e le tinte si cambiano, ma la soddisfazione di aver Immagineprovato a far qualcosa di diverso non ha prezzo! L’importante è trovare un’acconciatura che ci faccia sentire belle, in ordine ma soprattutto sempre noi stesse: i capelli devono avvalorare non nascondere chi siamo.
Chi rischia può anche sbagliare, tuttavia per ridurre al minimo la probabilità di tornare a casa scontente, suggerisco di affidarci ad Hair Stylists che ci conoscano, che sappiano interpretare il nostro pensiero e che sappiano soprattutto consigliarci taglio e colore in base alla forma della nostra testa, al tipo di capello e di carnagione che abbiamo. Ho sempre adorato ognuno dei diversi look che ho provato (e vi assicuro essere tanti!)  e sono sicura che il motivo è stato semplicemente l’aver dato massima libertà di espressione al parrucchiere. Immagine Ad ognuno il proprio mestiere, per questo quando mi siedo sullo sgabello e vengo avvolta nel camice del salone di bellezza, sospiro sorridendo e dico al mio scultore: “Fai tu, crea!”
In questo modo il vostro parrucchiere darà il meglio di sé e non potrete che essere entusiaste del risultato. Ammetto di aver incontrato nel mio cammino dei validissimi look makers: a Roma ho giurato anni di fedeltà indiscussa alla bravura di Simone Monderna ( https://www.facebook.com/MondernaParrucchiere?fref=ts ) e, dovendomi trasferire a Milano, ero letteralmente terrorizzata all’idea di dover cambiare parrucchiere ma audentes fortuna juvat! E cosi nella città meneghina, al solo secondo tentativo, ho incontrato il genio di Gianluca Del Borrello (ex parrucchiere di Coppola), ed ancora una volta ho messo la mia testa nelle mani giuste 🙂

 

 

La borsa di Mary Poppins

ImmagineDa piccola credevo che la borsa di mia nonna fosse esageratamente grande… di quante cose mi sono dovuta ricredere crescendo! Dopo anni passati allenandomi a giocare a Tetris per far entrare  tutto in una pochette la sera, di giorno il gioco proprio non mi riesce. Sarà colpa della custodia degli occhiali da sole? O della borsetta trucco in cui metto anche pacchi di salviette umide? Per non parlare dell’eventuale yogurt o frutta da portare in ufficio… 

Dobbiamo smettere di utilizzare a tutti i costi una borsa medio-piccola se questo comporta dover ricorrere alla “bustina” del pranzo, al porta documenti da mettere a tracolla, alla shopper per il libro:  non dobbiamo assolutamente sembrare cariche di sacchetti come fossimo uscite da un supermercato!

Allora si a capienti Tote Bags dove mettere tutto, che sia a mano o a spalla, deve racchiudere il nostro mondo, tutto quello che ci può servire in ben 10, a volte più, ore fuori casa…. incluso ombrellino di scorta:-)