

“Il lusso irraggiungibile”, un nome originale per una borsa ancor più originale. Il nuovo bauletto firmato Vitussi in cavallino rosso con telaio in ottone placcato in oro rappresenta un lussuoso accessorio…inafferrabile perché il manico è fatto con filo spinato!
Lavorato artigianalmente nelle botteghe palermitane, la nuova creazione di Vito Petrotta Reyes sarà presente al Mipel di Milano il prossimo 31 agosto, un pezzo unico come tutte le borse Vitussi, personabilizzabili nel telaio, colore o materiale.
Per gli amanti de “Il lusso irraggiungibile” è possibile richiederne un esemplare con manico in resina trasparente che lasci intravedere il filo spinato dorato all’interno.
Dal fico d’ india al rubinetto, ora il filo spinato: quali altri insoliti materiali saranno trasformati in preziosi accessori da questo giovane talento italiano?
Dopo aver conquistato un posto negli atelier multimarca Piave 37 di Dolce e Gabbana, impegnato a scoprire e promuovere nuovi talenti nel campo della moda, e Palazzo Grifoni, nel mezzo del quadrilatero della moda a Milano, la settimana prossima Vitussi parteciperá alla manifestazione Who’s Next a Parigi.
Vito Petrotta Reyes, artista palermitano che comunica con le proprie creazioni la bellezza della sua terra natia, dopo aver utilizzato il ficodindia e l’anguilla per rivestire i suoi originali bauletti ( ndr “Il fico d’India diventa una borsa per Vitussi“) e dopo aver ridato vita a vecchi rubinetti trasformandoli in manici di una borsa, debutterà nella settimana della moda parigina con una nuova collezione caratterizzata dalla presenza di orologi senza lancette, che non vedo l’ora di scoprire!
Sono sempre più i designer italiani che, nell’esprimersi, traggono ispirazione dalla propria terra: Giorgia Bistrusso (ndr Giorgia Bistrusso: originalità’ e tradizione) utilizza il sughero della sua sardegna per produrre accessori, il siciliano Claudio Di Mari disegna collezioni di abiti ispirate alle isole Eolie (ndr “La Bianca Stromboli”: la sposa secondo Claudio Di Mari)…e Vito Petrotta Reyes, anche lui isolano nato a Palermo, trasforma per Vitussi il fico d’india in borse!
Le borse scrigno della nuova collezione Vitussi sono realizzate con un materiale ricavato dalle pale di fico d’india, pianta molto diffusa in Sicilia, le cui fibre intrecciate e a volte colorate donano all’accessorio un aspetto “ruvido” contrapposto alla levigatezza e lucentezza dell’ottone utilizzato per i telati e le chiusure.
Vito Petrotta Reyes non rende solamente omaggio alla sua Sicilia utilizzando materie prime del luogo e proponendo colori che rimandano alla tradizione isolana, ma promuove anche l’economia del territorio affidando la produzione delle sue borse a botteghe artigiane locali che rischiavano di scomparire.
Proprio perche’ lavorate artigianalmente, le borse scrigno vengono prodotte solamente su ordinazione. Tuttavia, alla base di questa scelta, c’e’ anche una nuova concezione di borsa: non piu’ solamente uno strumento per trasportare oggetti, ma un accessorio con una propria personalità, una compagna per la donna che la sceglie e che, quindi, la puo’ personalizzare e adattare al proprio stile.