Legno Kauri: dal tavolo alla birra

Passeggiando tra i padiglioni del  Salone del Mobile 2014, tra classici lampadari di cristallo e moderne forme minimaliste, sono stata colpita dall’esposizione di Riva 1920, azienda italiana che produce artigianalmente mobili rigorosamente in legno massello.

Sebbene il legno naturale venga generalmente abbinato ad arredamenti in stile classico, la collaborazione con designers di fama internazionale, tra cui Philippe Starck, John Ford e Monica Armani, fa si’ che i mobili prodotti da Riva 1920 siano veri pezzi di design, adatti a molteplici stili di arredamento.

Tra i materiali utilizzati dall’azienda di Cantu’ troviamo il legno Kauri, che prende il nome da un albero di grandi dimensioni, presente nell’omonima foresta in Nuova Zelanda: molti di questi alberi sono stati abbattuti a seguito di catasclismi naturali, ed i tronchi sono rimasti sotto il fango delle paludi per 30/50mila anni, per poi tornare alla luce perfettamente intatti.

Le grandi dimensioni dei tronchi pImmagineermettono la realizzazione di tavoli in pezzo unico (foto a sinistra) che possono raggiungere una lunghezza fino ai 12 metri ma soprattutto, per fabbricare questo pregiato tavolo non e’ stato necessario abbattere nuovi alberi!

Riva 1920 utilizza, inoltre, il Kauri per fabbricare, in partnership con il calzaturificio Courtley & Sons (italianissimi nonostante il nome!), le prime scarpe con la suola in legno Kauri, disegnate dallo stilista Yuji Miura, mentre dalla collaborazione tra Riva 1920 ed il birrificio Yourbeer…ecco la “Kauri Beer 48.000 years”, prodotta con 5 malti differenti e con l’aggiunta di legno Kauri per donare alla bevanda un’essenza resinosa.

Quando Lavoisier ha affermato “nulla si crea, nulla si distrutte, tutto si trasforma”…forse già’ immaginava che un giorno il legno sarebbe diventato una bevanda 🙂

Open Mirror: in bagno a tempo di musica

ImmagineSiamo in bagno, musica in sottofondo e ad un certo punto della nostra playlist arriva quella canzone che oggi non ci va proprio di ascoltare…ma le nostre mani sono insaponate, allora sciacquiamo le mani, le asciughiamo per evitare che l’acqua possa rovinare il nostro Ipod…e la canzone oramai e’ quasi finita!

Per ascoltare la nostra musica preferita in bagno e per gestire le nostre playlist anche con le maniImmagine bagnate, Digital Habits ha presentato al Salone del Mobile 2014 Open Mirror, un originale specchio che, all’occorrenza, diventa una docking station per Ipod/Iphone. Lo specchio ha una forma ovale e, facendo scivolare orizzontalmente la parte inferiore, si trasforma in una docking station per caricare o utilizzare il nostro lettore di musica. Grazie alla tecnologia Bluetooth, basta un semplice gesto per attivare i comandi dell’apparecchio: bisogna far scivolare la nostra mano sotto lo specchio verso sinistra per riascoltare la canzone e andare indietro, e verso destra per saltare canzoni fino all’arrivo della nostra preferita. Lasciando la mano immobile sotto lo specchio, il lettore musicale attivera’ il comando “pausa”…semplicemente geniale!

La mia vera sopresa e’ stata non tanto vedere un simile oggetto di design al Salone del Mobile…ma trovare, gia’ il giorno dopo, l’oggetto in vendita su dalani.it (www.dalani.it )ad un costo di circa il 10% piu’ basso del listino. Complimenti a Digital Habits per l’idea…ed ai buyers di Dalani per la velocita’!